Le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara custodiscono un patrimonio di opere d’arte degli ultimi due secoli che permette di disegnare un affresco della cultura figurativa della città e dei suoi legami con il contesto nazionale e internazionale.
Il terremoto del maggio 2012 che ha reso inagibile Palazzo Massari, l’edificio tardo-cinquecentesco sede delle collezioni, e ne ha imposto il disallestimento, è il capitolo più recente di una storia che ha avuto inizio nel 1836, con la fondazione della Pinacoteca civica. Questa istituzione, ospitata dal 1842 assieme al Civico Ateneo a Palazzo dei Diamanti, riuniva le raccolte d’arte antica e la quadreria moderna secondo un progetto di matrice illuminista e neoclassica, ispirato all’esigenza di tutelare le opere d’arte e di renderle accessibili a fini educativi e culturali. Nel corso del secolo, il rifiorito orgoglio municipale si riflette tanto nella produzione degli artisti quanto nella politica di acquisizioni e nei lasciti delle opere “moderne”, in cui ricorrono i temi legati al passato estense accanto ad altri fortunati generi ottocenteschi quali il ritratto e i temi sacri, come rivelano ad esempio i dipinti di Gaetano Turchi e Giovanni Pagliarini. Con il Novecento, la lenta apertura verso le novità introdotte dall’impressionismo e dal simbolismo favorisce l’ingresso nelle collezioni delle opere di artisti delle ultime generazioni, come Previati, Mentessi, Pisa e, in particolare, Boldini. Nel 1935, grazie al lascito della vedova, viene istituito infatti il primo nucleo del museo dedicato al celebrato ritrattista. Quanto all’arte del Novecento, è soprattutto dopo la seconda guerra mondiale che, tramite acquisizioni e lasciti, si costituisce un’importante raccolta di opere di Funi, Melli e di De Pisis. A quest’ultimo, in particolare, vengono intitolate le collezioni del XX secolo dopo la donazione dei capolavori della collezione Malabotta.
Nel frattempo, nel 1958 le collezioni d’arte antica e moderna vengono separate: le prime diventano di pertinenza statale, mentre le seconde, dopo alterne vicende, trovano collocazione a Palazzo Massari. È qui che tra il 1996 e il 1998 ha luogo il riallestimento del Museo dell’Ottocento, del Museo Giovanni Boldini e del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”, con l’ordinamento che si è conservato fino a maggio 2012.
Il nuovo percorso museale di Palazzo Massari, che verrà restituito alla città dopo l'intervento di restauro e riqualificazione, condurrà i visitatori dal Museo dell’Ottocento attraverso il Museo Giovanni Boldini fino alle collezioni novecentesche che, oltre al già noto Museo "De Pisis", presenteranno al pubblico rilevanti capitoli della storia artistica ferrarese del secolo scorso, mai esposti prima per mancanza di spazi e oggetto di recenti campagne di tutela e valorizzazione: tra queste, l’esperienza internazionale del Centro Videoarte, le acquisizioni rese possibili dalla stagione espositiva della direzione Farina o l’affascinante parabola creativa di Michelangelo Antonioni.
Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea
Palazzo Massari - Corso Porta Mare 9, 44121 Ferrara
tel +39 0532 244949