ARTFALL 09- Ferrara contemporanea

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Comunicato stampa
Sabato 19 dicembre alle 18.00 inaugura una doppia mostra personale prodotta da Art Fall 09 per gli spazi del Padiglione d'Arte Contemporanea.

Cristian Chironi presenta il progetto DK, sigla catalografica delle serie a fumetti di Diabolik, ma anche il codice che contraddistingue il percorso di ricerca dell'artista sul furto dell'aura dell'Opera d'Arte e dei luoghi della sua conservazione fisica e mnemonica (il Museo, il Libro), facendoli collidere con l'immaginario fumettistico del Ladro. DK si snoda attraverso la scultura e la performance, il video e la fotografia, mettendo in relazione l'opera scultorea del Canova e la figura di Diabolik. Folle accostamento per un divertente antagonismo immateriale, tra mascheramenti e gioco del crimine.
"Diabolik vs Canova. È possibile modellare un oggetto per addizione o sottrazione. Chi ha più forza come segno? Chi è il predatore e chi la preda? Istintivamente ho cercato di divorare l'equilibrio di quel bianco statuario, azzerarne l'armonia, annullarne la sacralità, attraverso un segno contemporaneo secco, immediato, cinico e spietato. Un segno nero: diabolico!"

Da buio a buio è, invece, il progetto dell'artista Moria Ricci, la storia in immagini di una serie di misteriose figure (la bambina cinghiale, l'uomo sasso e il lupo mannaro) che mettono in gioco l'inusuale racconto che caratterizza la ricerca più recente dell'artista, a cavallo fra biografia e stralunato reportage. La relazione con la Maremma – sua terra di provenienza – fonda una mitografia personale in cui improbabili leggende rurali e bizzarre vicende di cronaca s'intrecciano in un immaginario denso di suggestioni.
"Tre sono le storie che mi hanno accompagnato in molti dei miei pasti quando il cibo non voleva scendere e in molti dei miei sonni quando gli occhi non riuscivano a chiudersi. Erano storie che mi facevano un po' paura ma che chiedevo che mi venissero raccontate perché mi dicevano che erano successe davvero vicino a casa.
Voglio ricostruire i documenti di queste storie così come sono arrivate a me e come le ho sempre sapute. Con fotografie, video, tracce, ritagli di giornale e altro come fossero davvero state rese pubbliche."