(Ferrara 1857 – Milano 1931)
Figlio di modesti agricoltori, studia disegno al Civico ateneo di Ferrara, dove stringe amicizia con Previati. Passa quindi all’Accademia di Parma, dimostrando un precoce interesse per la scenografia, e poi a quella di Brera. A Milano entra in contatto con l’ambiente della tarda scapigliatura e in particolare con Tallone, Longoni e Bistolfi e l’avvocato socialista Luigi Majno. Dal 1880 assiste Luca Beltrami a Brera nell’insegnamento del disegno architettonico per poi divenire lui stesso cattedratico nel 1887. Nel corso degli anni Ottanta emerge una sua vena fantastica in sintonia con le ricerche dei suoi amici Previati e Conconi. Lo stile divisionista e i temi sociali caratterizzano la sua produzione degli anni Novanta. Nel 1895 presenta alla Biennale di Venezia Panem nostrum quotidianum con cui affronta il problema della malnutrizione nelle campagne ferraresi. Il tema del dolore e della miseria è ripreso negli anni successivi in opere dalle suggestioni simboliste incentrate su figure materne.
Opere in primo piano
Olio su tela, cm 138 x 197,5
Museo dell'Ottocento
Olio su tela, cm 107,5 x 115,5
Museo dell'Ottocento
Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea
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